Recensione: West Side Story, o i Miserabili
- antoniovalentino5
- 11 mar 2022
- Tempo di lettura: 3 min
Rotten Tomatoes: 92 %
Voto The House: 7.7
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Romeo & Juliet, polvere e sobborghi di New York. I grattacieli fioriscono in America, Le Cadillac sfrecciano in America, boom industriale in America, dodici in una stanza in America. West Side Story é la guerra degli ultimi, dei reietti per diritto di nascita o per volontà reazionaria. Si vive lo sporco, il fango, la cenere e il sangue con una accettazione preventiva così pervasiva da essere considerata paradigma di tutte le coniugazioni fattuali possibili. Non esistono risoluzioni che non prevedano la violenza, perché agli ultimi solo questo istinto é lasciato in gentil concessione, come ultimo disperato atto di autonomia e autodeterminazione. La povertà e la miseria spinge l'uomo alla metamorfosi in animale errante senza meta, spinto da istinti di sopravvivenza ciechi (a volte irrazionali) e a-teleologici.

Come al solito la dimensione del musical diviene il pretesto per fornire un'altra via, tuttavia mai come nella pellicola di Spielberg (che ricordiamo essere il secondo adattamento cinematografico del musical dopo il celebre film del 1961 di Robert Wise e Jerome Robbins) tale via di fuga appare così utopica che anche gli stessi attori sembrano crederci solo in minima parte. Gli ultimi (siano essi Americani o Portoricani) trasudano così ingente tensione nei silenzi e nel non detto (perché la parola sarebbe unicamente prerogativa dell'essere razionale) che gli intermezzi musicali appaiono segmenti pubblicitari avulsi dalla cornice noir della pellicola.

Spielberg tenta di compiere con West Side Story (sul podio dei favoriti per l'Oscar 2022 al Miglior Film) una duplice operazione: un audace svecchiamento del musical originario del 61' (la magnetica Ariana de Bose nel ruolo di Anita, che nella pellicola precedente era interpretata da Rita Moreno, e la Moreno stessa la quale nella nuova pellicola assume il ruolo della "mezzo sangue gringa" Valentina, protettrice allo stremo del protagonista Tony-Romeo); le danze sembrano delle coreografia militari dirette da Kurosawa, con il colore rosso portoricano spesso a fare da padrone. Dall'altro lato aggiunge quella vena politica attualissima che porta all'estremo il conflitto tra Jets e Sharks (Montecchi e Capuleti): le due bande vivono una guerra tra ultimi che si basa sulla paura del diverso, inconsapevoli che vivono entrambe le stesse dinamiche e gli stessi non-sogni di miseria e di conquista.

Ed in questo scenario che ricorda, per tinte cupe e rivoluzionarie (anche se la Rivoluzione dovrebbe portare con sé quantomeno una speranza, per la verità poco presente nella pellicola) il Bronx di Walter Hill ("I guerrieri della notte") si consuma la violenza più atroce del dramma shakespeariano, la morte di Tebaldo e Mercuzio. E da lí, per i giovani della due bande nemiche, si squarcia il "velo di Maya" sul quale avevano fondato il proprio sentimento di odio; la morte non é rivalsa, imposizione retorica di ideali, atto supremo di rivendicazione di un posto nel mondo, la morte é semplicemente... morte.
"Se in qualche affannoso sogno anche tu potessi marciare dietro al vagone in cui lo gettammo, e guardare gli occhi bianchi contorcersi nel suo volto, il suo volto abbassato, come un diavolo stanco di peccare; se tu potessi sentire, ad ogni sobbalzo, il sangue che arriva come un gargarismo dai polmoni rosi dal gas, ripugnante come un cancro, amaro come il bolo di spregevoli, incurabili piaghe su lingue innocenti, amico mio, tu non diresti con tale profondo entusiasmo ai figli desiderosi di una qualche disperata gloria, la vecchia bugia: Dulce et decorum est pro patria mori"
(Wilfred Owen, poesia scritta durante la prima Guerra mondiale).

E l'amore (Tony dirà: "La vita é importante più che l'amore? Non sono forse la stessa cosa?") che ruolo assume? Pare dalla pellicola che l'amore sia il pretesto per l'offesa più che reale passione e sentimento. Spielberg in questo é fattuale... come puó esservi amore nella lotta per la sopravvivenza? Come puó un uomo uccidere e amare allo stesso tempo?
Lotte intestine tra reietti dunque, mentre chi si erge a boia della loro vita e della loro morte (la New York borghese che avanza e inghiotte i sobborghi per edificare centri commerciali) é comodamente seduto sulla poltrona vip del cinema a sgranocchiare pop corn da 7 dollari e 50.
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